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venerdì 20 gennaio 2012

India, il video del safari umano: scattano i primi arresti

Quello che vedete in alto è un ignobile trofeo turistico: questo video sta mettendo in imbarazzo diplomatico l’India con il resto del mondo poiché dimostra che nel traffico illegale di safari umano alle Isole Andamane è coinvolta la polizia locale. Le donne e i bambini della tribù Jarawa sotto protezione (PAT - Protection of Aboriginal Tribes) sono incitati a ballare e a muoversi e sono trattati senza dignità alcuna in cambio di un po’ di cibo. Il video, sostiene il governo indiano, è stato girato clandestinamente alle Andamane, in Bengala nel settembre-ottobre 2008 da qualcuno che per ora è sconosciuto ma che assicurano sarà presto nelle mani della giustizia, considerato che ci sono già buoni indizi per rintracciarlo. In manette anche 15 turisti, ma dopo che si era diffusa la notizia del safari umano.
Dopo le pressioni internazionali è arrivata la richiesta del ministro indiano degli Interni Palaniappan Chidambaram di fermo per tutte le persone coinvolte incluso l’autore del video. Le manette intanto sono scattate, come informa il quotidiano One India per il tassista e per il proprietario di un negozio di souvenir, reo di aver organizzato con l’autista le visite guidate in spregio a tutte le norme che impedivano ogni contatto con i rappresentanti della tribù dei Jarawa in zona interdetta.
Il video è stato pubblicato una decina di giorni fa dopo che Gethin Chamberlain, giornalista de The Observer ha registrato circa un mese fa di nascosto un audio con la conversazione con un operatore locale che assicura la possibilità di vedere i Jarawa per 25-30mila rupie (380-450 euro) di cui 10-15mila rupie (150-230 euro) servono a corrompere alla polizia locale (qui con la trascrizione in italiano). L’audio ha sollevato il vergognoso e illecito traffico d’affari e contemporaneamente è sbucato il video in alto. Secondo le dichiarazioni delle autorità quelle immagini sono state registrate nel 2008, molto prima che fosse adottata una politica più restrittiva in merito. Ma le parole registrate sa Chamberlain hanno dimostrato il contrario. Il safari umano avveniva sotto la direzione di alcuni poliziotti che al contrario avrebbero dovuto impedire ogni contaminazione dei Jarawa con i turisti. Secondo quanto ricostruito dal tabloid inglese ogni giorno, invece, centinaia di turisti, scortati proprio dalla polizia locale percorrono indisturbati la Andaman Trunk Road alla ricerca proprio dei Jarawa tribù composta da 403 persone, assolutamente indifese, sia dal punto di vista emotivo, culturale e sanitario nel confronto con i turisti.

Scrive L‘Observer:
La maggior parte non regge le malattie portate dall’esterno. L’Observer li ha visitati e li abbiamo fotografati. I turisti gli gettavano sul ciglio della strada banane e biscotti come avrebbero fatto con gli animali di in un parco safari. Al negozio Vyas Brothers a Port Blair, capitale delle Andamane, sono in vendita alcuni manufatti dei Jarawa. Rajesh Vyas il titolare è felice dietro il bancone: organizza un giorno con i Jarawa a 15mila rupie (185 sterline inglesi) più altri 10-15mila rupie per corrompere la polizia locale. Nel prezzo però è incluso il taxi, l’autista dolci e biscotti. Si garantisce il contatto, promette.
Come testimoniavamo anche noi qui la barbara usanza del safari umano con i Jarawa era pratica ben nota e più volte denunciata sin dal 2010 da Survival International che dichiara:
Commentando le polemiche, uno dei maggiori esperti delle tribù delle Isole Andamane, il professor Anvita Abbi dell’Università di Jawaharlal Nehru ha dichiarato: “Le autorità sono perfettamente al corrente di quanto succede: come possono dichiarare di esserne state all’oscuro?”. “Queste registrazioni forniscono la prova concreta che i ‘safari umani’ continuano” ha dichiarato il Direttore Generale di Survival International Stephen Corry. “E avvengono solo perché la Andaman Trunk Road resta aperta e attraversa la riserva della tribù. Sono passati dieci anni da quando la Corte Suprema Indiana ha ordinato la sua chiusura, ed è scioccante costatare che l’amministrazione delle Andamane continui a ignorare la sentenza, lasciando aperta la strada. Il governo deve chiudere la Andaman Trunk Road oggi stesso, e porre per sempre fine ai safari umani.”
Via | Consoglobe, The Guardian, The Observer, OneIndia, Survival

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