Lo sciroppo si ottiene introducendo il principio attivo della pianta officinale in uno sciroppo semplice,
che è una soluzione acquosa zuccherina molto concentrata in acqua,
preparata a caldo. Si può utilizzare indifferentemente sia dello
zucchero che del miele (quest’ultimo però è da preferire), ad una
concentrazione di almeno il 45%. Il gusto è molto dolce, la viscosità è
elevata. L’alto contenuto di zucchero, oltre che per il gusto, serve per
conferire allo sciroppo la stabilità,
nel senso che le sue proprietà essenziali non devono cambiare per un
lungo periodo di tempo ed inoltre a renderlo resistente alla crescita microbica.
Gli sciroppi si possono preparare a partire dalla Tintura Madre (TM) o dalla tisana (infuso o decotto).
□ Sciroppo con TM
Dosi: 500 g di miele;
300 ml di acqua potabile, meglio se demineralizzata;
TM nel rapporto 1:9.
Procedimento: si mettono i 500 g
di miele in un recipiente, si scalda a fiamma bassa o preferibilmente a
bagnomaria, in modo da non superare i 40°C. Vi si versano poi i 300 ml
di acqua e si mescola continuamente fino a ben amalgamare. Si lascia
raffreddare. A freddo si unisce la TM nella proporzione 1:9, cioè 1
parte di TM e 9 parti di sciroppo.
□ Sciroppo con tisana
Dosi: 500 g di miele;
300 g di tisana.
Procedimento: si mettono i 500 g
di miele in un recipiente, si scalda a fiamma bassa o preferibilmente a
bagnomaria, in modo da non superare i 40°C. Quando il miele è diventato
liquido, si versano i 300 g di tisana e si mescola bene per amalgamare
il tutto. Si lascia raffreddare e si imbottiglia a freddo. L’imbottigliamento a freddo
evita che, a causa dei vapori che si produrrebbero sulle pareti più
fredde del recipiente, si formi una porzione di sciroppo più diluita e
quindi più facilmente attaccabile dai batteri.
Gli sciroppi si conservano a temperatura
ambiente o preferibilmente in frigorifero, al riparo dalla luce. E’
sempre bene agitare prima dell’uso.
Sono generalmente somministrati alla dose di 10 – 30 ml, 2 – 3 volte al dì.
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