Gli anti-parassitari dovranno essere preventivamente autorizzati per essere venduti nei Paesi dell'Unione Europea. E' stata approvata oggi giovedì, 19 Gennaio 2012, dai deputati del Parlamento Europeo la nuova legislazione in materia di pesticidi - per respingere gli insetti o uccidere i batteri - che prevede controlli sanitari e ambientali più severi.
Anche se prima di entrare in vigore, la nuova
normativa dovrà essere approvata dal Consiglio Europeo, tanta è la
soddisfazione per aver raggiunto tale accordo, come infatti dichiara la
relatrice Christa Klass “Sono molto felice che siamo
riusciti a trovare delle soluzioni equilibrate per migliorare sia i
controlli di sicurezza, sia il processo di autorizzazione, cosi da
garantire agli europei prodotti pesticidi più sicuri ed efficaci”.
Sarà aggiornata, in pratica, la legislazione europea
del 1998 che disciplina i prodotti per il controllo dei parassiti
includendovi anche i prodotti trattati, come ad esempio i mobili -
divani - spruzzati con fungicida.
Saranno dunque finalmente vietate sostanze cancerogene
in grado di colpire geni, ormoni e apparati riproduttivi, anche se gli
stati membri potranno, in via del tutto eccezionale, non tener conto di
questa regola nel caso in cui il prodotto sia assolutamente inevitabile
per garantire la salute pubblica. Le autorizzazioni, in questo caso,
saranno soggette a regole ancora più dure e a scadenze più brevi, in
attesa che siano trovate alternative meno pericolose.
Con la nuova legislazione, che prevede oltretutto regole specifiche per i controlli di sicurezza per i prodotti con nanotecnologie e l’etichettatura obbligatoria,
viene data più armonia al mercato europeo dei pesticidi in quanto sono
state inserite nuove scadenze per la presentazione delle domande di
autorizzazione. Inoltre non solo sono state semplificate le procedure di
riconoscimento delle autorizzazioni fra i paesi, ma dal 2013 sarà
introdotta possibilità di richiedere l'autorizzazione direttamente a
livello UE.
Altre misure previste comprendono lo scambio di dati fra le imprese per evitare la duplicazione dei test sugli animali, in cambio di un compenso per chi ha eseguito i test.
I pesticidi per uso agricolo continueranno a essere, invece, disciplinati da una legislazione ad hoc.
Gloria Mastrantonio
Tratto da: http://www.greenme.it
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