Non è certo la prima volta che se ne parla. Le prime indicazioni in tal senso sono emerse dalla conferenza della WCRF tenutasi a Londra nel 2007. Considerazioni poi ribadite nel 2009 a Washington al congresso dell’AICR (American Institute of Cancer Research), con evidenza del fatto che insulinoresistenza e produzione di citochine sono tra le possibili concause della genesi tumorale. La relazione tra sindrome metabolica e cancro
e tra obesità viscerale (premessa al diabete di tipo 2) e sviluppo
tumorale sta evidenziandosi in modo sempre più preciso. Almeno due
lavori recenti segnalano lo stesso dato: uno pubblicato sui Proceedings of Nutrition Society
nel mese di novembre 2011 (Doyle SL et al, Proc Nutr Soc. 2011 Nov
3:1-9. [Epub ahead of print]), a seguito di un altro pubblicato in
giugno su Diabetology & metabolic syndrome (Donohohe CL et al, Diabetol Metab Syndr. 2011 Jun 22;3:12).
In entrambi questi lavori viene evidenziata la relazione tra infiammazione diffusa (la low-grade inflammation) e obesità viscerale. Le ragioni che spiegano l’azione positiva
e preventiva sullo sviluppo tumorale da parte di molti antiossidanti, e
di quegli aspetti alimentari che guidino il controllo della
infiammazione derivante dall’introduzione di particolari cibi, sono
sempre più documentate. Questa azione infiammatoria è connessa con la
produzione di BAFF, le cui azioni di induzione diabetica e la relazione con le intolleranze alimentari è oggi molto più precisa di solo pochi anni fa.
Quindi, come dice la WCRF, può bastare poco per
ridurre il rischio cancro e per aiutarne la cura e la guarigione. In
chi ha eccesso di massa grassa, controllare l’insulino resistenza e
perdere massa grassa migliora la prognosi. Questa certezza ha fatto
nascere alcune perplessità circa la proposta di regimi alimentari che
rischiano di favorire la resistenza insulinica, sostenuta anche da un
noto oncologo italiano e su cui Eurosalus ha già espresso la propria opinione.
Su tutti non dimentichiamo un punto di forza della possibilità di prevenire il cancro. L’attività fisica,
un tempo considerata la “Cenerentola” della medicina, ha invece una
profonda azione di difesa e può aiutare chiunque a controllare nello
stesso momento infiammazione, malattie degenerative, malattie
cardiovascolari, depressione e allergie. Non poco per una forma di
terapia gratuita e a disposizione di tutti.
Di Attilio Speciani
Tratto da: www.eurosalus.com
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