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lunedì 23 gennaio 2012

Frankenstein si riproduce: è dimostrato che il maxi salmone Ogm non è sterile

E’ il risultato – ovviamente ridotto ai minimi termini – di una ricerca condotta da tre scienziati canadesi sul maxi salmone Ogm, il primo animale geneticamente modificato in procinto di essere ammesso sulle tavole americane. I suoi creatori dicevano che era sterile.Il maxi salmone Ogm ha il pregio commerciale (e commerciale soltanto) di crescere continuamente. Come stazza, sarebbe in grado di sbaragliare i consimili della stessa età: ad esempio, nella competizione per accedere al cibo.Prima di andare avanti, immaginate cosa accadrebbe ai salmoni selvaggi se un esemplare Ogm evadesse da un allevamento e trasmettesse ai discendenti la caratteristica della crescita continua.Il maxi salmone Ogm è stato creato in laboratorio da AquaBounty Technology: hanno preso il gene dell’ormone della crescita del salmone reale (il più grande fra i salmoni, che vive nel Pacifico), lo hanno unito con il frammento di materiale genetico proveniente dal pesce gatto dell’oceano che regola la produzione dell’ormone della crescita e poi hanno iniettato il tutto nelle uova del salmone del Nord Atlantico.Capirete bene che un simile cocktail non potrebbe mai avvenire in natura: altro che il mulo, nato dall’incrocio fra una cavalla e un asino.
UN SALMONE NORMALE RAGGIUNGE I QUATTRO CHILI IN 30 MESI DI ALLEVAMENTO
Il salmone Ogm, che non appare in alcun modo diverso da un salmone “normale”, arriva agli stessi quattro chili in 20 mesi, e in 30 mesi raggiunge i sei chili. Una pacchia per gli allevatori.Tre studiosi dell’Università di Newfoundland, in Canada, hanno creato il laboratorio condizioni il più possibile simili a quelle naturali e hanno osservato la riproduzione di tre tipi di salmoni maschi: giovani Ogm, giovani d’allevamento, adulti discendenti da salmoni d’allevamento inselvatichiti.Questi ultimi, hanno concluso gli sperimentatori, hanno avuto il miglior successo riproduttivo, seguiti dai giovani salmoni d’allevamento.I giovani salmoni Ogm si sono dimostrati i meno efficienti. Ma hanno effettuato il processo riproduttivo: e dunque non sono sterili. Lo studio è pubblicato sull’ultimo numero della rivista scientifica Evolutionary Applications.Le condizioni naturali simulate in laboratorio non sono mai naturali davvero. Nessuno sa quali caratteristiche avrebbero gli ibridi di salmone Ogm.Mettiamo pure le mani avanti, come è doveroso: resta il fatto che i salmoni Ogm sono in grado, almeno potenzialmente, di inserirsi nell’ecosistema come se fossero un cavallo di Troia


Tratto da:  http://ilfattaccio.org/

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