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sabato 26 maggio 2012

I 10 migliori rimedi naturali per proteggere il cane dalle pulci



 rimedi pulci

Antipulci naturali. Con l'arrivo della bella stagione diventa necessario proteggere i nostri cani dall'attacco di parassiti come zecche e pulci. E' bene ricorrere all'impiego di rimedi che si rivelino il più possibile innocui per l'animale, ma allo stesso tempo efficaci.
Ai prodotti antipulci più conosciuti possono essere sostituiti prodotti a base naturale come spray o polveri, ma anche shampoo antipulci realizzati con l'impiego di ingredienti vegetali. Sarà inoltre necessario occuparsi scrupolosamente della pulizia della cuccia del cane e dei luoghi della casa a lui riservati, in modo da evitare una eccessiva propagazione dei parassiti. Se vi sarà necessario ricorrere a medicinali, seguite scrupolosamente le istruzioni fornite dal veterinario e conservateli lontano dalla portata dei bambini.
 
1) Trattamenti localizzati
Il veterinario saprà certamente consigliarvi i trattamenti localizzati contro le pulci più innocui per il vostro animale domestico, ma certamente efficaci, da applicare al bisogno ed in piccolissime quantità. Si tratta solitamente di prodotti in gocce che intervengono direttamente sul ciclo di vita delle pulci e le cui quantità di applicazione si basano sulla taglia del cane. E' possibile informarsi in proposito sulla possibilità di applicare rimedi antipulci a base omeopatica o naturale e privi di qualsiasi effetto collaterale.

2) Pillole mensili

Nel caso i trattamenti localizzati non si rivelino sufficienti, il veterinario potrà indicarvi la possibilità di somministrare al vostro cane delle pillole a scadenza mensile a scopo preventivo o in grado di controllare gli attacchi da parte delle pulci. La somministrazione di pillole è adatta in particolare ai possessori di cani con bambini piccoli, perché eviterà a questi ultimi di entrare a contatto con antipulci potenzialmente tossici applicati sul pelo del cane. E' bene affidarsi a medicinali il più possibile privi di effetti collaterali e farvi ricorso solamente in caso di estrema necessità. Una buona soluzione è rappresentata, ad esempio, dalle compresse a base di aglio anche se diventa efficacie solo per interrompere il ciclo delle larve, ma non per le pulci già adulte

3) Shampoo antipulci naturale

Esistono in commercio degli shampoo antipulci completamente naturali, a base di estratti vegetali e contenenti sostanze atossiche come l'aloe vera o la citronella, in grado di proteggere il cane dagli attacchi delle pulci e di mantenere lucido ed idratato il suo manto peloso. Solitamente si consiglia di applicare simili trattamenti ogni due settimane.

4) Collare antipulci naturale

I collari antipulci comunemente in vendita vengono trattati con sostanze che potrebbero rivelarsi in grado di irritare la cute del cane, andando a provocare fenomeni di prurito che si aggiungerebbero a quelli già purtroppo provocati dalle pulci. E' possibile realizzare un collare antipulci naturale applicando su di un laccio o un fazzoletto di stoffa, che verrà in seguito arrotolato su se stesso, 10 gocce di olio essenziale di eucalipto e 10 gocce di olio essenziale di lavanda. Altri oli essenziali adatti sono quelli di menta, cedro e citronella.

5) Polvere antipulci naturale

Nel caso si utilizzino le comuni polveri antipulci, sarà necessario premurarsi di applicare il prodotto in quantità non eccessive, avendo l'accortezza di proteggere la bocca e gli occhi del cane nel corso dell'applicazione. E' bene sapere che esistono in commercio delle polveri antipulci naturali inodori ed innocue per l'animale, che possono essere applicate sul suo pelo oppure nella cuccia, al fine di allontanare le pulci.

6) Spray antipulci naturale

Un discorso analogo vale per gli spray antipulci comuni, che dovranno essere utilizzati con attenzione, soprattutto in presenza di bambini piccoli. E' possibile altrimenti fare ricorso a spray antipulci naturali a base di oli essenziali e che non contengano pesticidi pericolosi. Essi potranno essere precedentemente applicati su di un panno da passare sul pelo del cane con delicatezza.

7) Pulizia della casa

Per prevenire l'espandersi della presenza di pulci, che si annidano preferibilmente in luoghi umidi e bui, è necessario effettuare una pulizia accurata dei luoghi della casa frequentati dal cane, della cuccia e dell'automobile, nel caso vi venga trasportato abitualmente. Per tutti questi luoghi si consiglia il ricorso ad un aspirapolvere. Lavate spesso i cuscini e le coperte utilizzati dal cane con acqua e sapone naturale e riservate il medesimo trattamento ai suoi giocattoli, che potranno essere strofinati periodicamente con acqua e aceto

8) Spray antipulci per ambienti

Si trovano in commercio spray antipulci per ambienti da utilizzare per liberarsi da larve e uova eventualmente presenti nella vostra casa o nella cuccia. La scelta di prodotti di questo tipo dovrà essere effettuata con attenzione, poiché alcuni di essi potrebbero rivelarsi dannosi per altri piccoli animali presenti nell'ambiente domestico, nonché per il cane stesso. In caso di necessità. Il nostro consiglio è di rivolgersi all'utilizzo di prodotti spray a base di ingredienti naturali.

9) Trappola antipulci fai-fa-te

Una trappola antipulci fai-da-te può essere realizzata ponendo nelle vicinanze dei luoghi maggiormente interessati dalla presenza dei parassiti una ciotola contenente acqua e sapone. E' consigliabile esporre la ciotola all'aperto, alla luce del sole. Le pulci, attirate dal calore e dalla luce, rimarranno intrappolate. Nel caso di ambienti interni, è possibile sostituire alla luce solare con una lampada da puntare in direzione della ciotola.

10) Olio di neem e aceto

L'olio di neem può essere acquistato in erboristeria ed utilizzato da applicare puro in gocce sul pelo del cane. L'olio di neem ha proprietà antisettiche ed allontanerà le pulci per via del suo odore sgradevole. Esso viene utilizzato anche per la preparazione di trattamenti di bellezza o applicato sulla pelle per combattere le rughe. Potrà dunque essere utilizzato anche per scopi differenti una volta esaurita la sua utilità contro le pulci. Anche l'aceto di vino bianco è indicato per allontanare le pulci e potrà essere applicato sul pelo del cane dopo essere stato diluito con dell'acqua e spruzzato su di un panno morbido.
Marta Albè

Tratto da: greenme.it

giovedì 16 febbraio 2012

Salute: gli animali da compagnia fanno molto bene al cuore


 

L’animale (e non solo il cane) è il migliore amico dell’uomo, quanta verità c’è in questa frase, chi ha un animale può dirlo senza esitazione.
Non solo, sembra che avere un animale da compagnia faccia molto bene anche al cuore.
A dimostrarlo è stato uno studio giapponese diretto da Naoko Aiba e pubblicato sull’ “American Journal of Cardiology“, secondo cui chi è affetto da malattie croniche e possiede un animale, sia esso cane, gatto, pesce o uccello, ha un cuore più in salute di chi non lo ha, ed è in grado di rispondere meglio ai cambiamenti richiesti dal corpo, come ad esempio aumentare il ritmo cardiaco nelle situazioni di stress.
Lo studio è stato condotto su un gruppo di191 pazienti, tra i 60 e 80 anni, con diabete, ipertensione o colesterolo alto, ai quali è stato monitorato il cuore per 24 ore.
 
 Di questi, circa 4 su 10 aveva un animale e un battito cardiaco con una durata diversa, di 50 millisecondi in più o in meno. Tra chi invece non aveva un animale, la diversa lunghezza del ritmo cardiaco era presente solo
nel 2,5% dei casi, il che significa che il loro ritmo cardiaco cambia meno e sa adattarsi meno alle situazioni
.
I ricercatori, dunque, hanno spiegato che chi possiede un animale ha un tasso di sopravvivenza maggiore di un anno rispetto agli altri, probabilmente perchè gli animali rappresentano una forma di supporto sociale che riduce lo stress, soddisfando alcuni, ma non tutti, i bisogni di compagnia.
Gli studi andranno comunque avanti per approfondire questi risultati.

Tratto da:  http://www.tuttasalute.net

domenica 12 febbraio 2012

Ecco come funziona l'allevamento intensivo dei maiali


L’allevamento intensivo dei maiali prevede anche in Italia la collocazione delle scrofe gravide nella gabbia di gestazione. E’ uno dei sistemi più disumani, in quanto durante le ripetute gravidanze, l’unico movimento concesso loro da questo tipo di stabulazione è quello di alzarsi ed abbassarsi. Ogni gravidanza dura 4 mesi e nel corso di un anno se ne verificano due con la possibilità di partorire fino a 14 porcellini per volta. La pavimentazione è di cemento o di assi di legno e completamente priva di lettiera e paglia, materiali di cui la scrofa si serve per soddisfare l’istinto di costruire il giaciglio per il parto.

La gabbia da parto, dove la scrofa rimane confinata dalle 3 alle 4 settimane, limita grandemente la libertà di qualsiasi movimento, poiché la costringe a giacere su di un fianco e sbarre d’acciaio la dividono dai cuccioli.

A pochi giorni dalla nascita i porcellini maschi vengono castrati, senza anestesia, per evitare lo spiacevole sapore che la carne assumerebbe se l’animale venisse ucciso dopo la pubertà. Ciò non è comunque "giustificabile", in quanto i maiali vengono per lo più macellati prima della raggiunta maturità sessuale, tranne quelli la cui carne è destinata alla produzione dei prosciutti.
Altre mutilazioni non terapeutiche sono praticate da personale non specializzato ed in assenza di anestesia, sui piccoli ad uno o due giorni di vita.

Viene loro tagliata la coda, onde evitare che a causa dell’inevitabile stress e delle devianze comportamentali (conseguenti alla costrizione in ambiente angusto ed affollato, all’assenza di lettiera e materiale per grufolare, alla pavimentazione grigliata) i suini destinati all’ingrasso si mordano la coda a vicenda. Si prosegue con il taglio dei denti, per ovviare alla possibilità che si danneggino i capezzoli della scrofa.

Il tipo di alimentazione cui sono sottoposti i maiali, li rende carenti di vitamina B6, provocando paresi agli arti posteriori, dermatite seborroica, disturbi della locomozione.

Negli allevamenti intensivi, l’utilizzo di antibiotici ed estrogeni, di mangimi non adatti, privi di fibre ed altamente proteici impediscono all’animale di sentirsi sazio inducendolo alla sovralimentazione, gli organismi degli animali ne vengono fortemente alterati, portandone le conseguenze fin dopo la macellazione, dritte nel piatto del consumatore. (chi se ne frega del consumatore aggiungo io)

Non può lasciarci indifferenti quando comprendiamo che la vita necessita di rispetto e che rompendo l’equilibrio animale- terra, sviluppando la monocoltura intensiva anche negli allevamenti, l’uomo ha intrapreso un cammino assai pericoloso. Gli ambienti sovraffollati sono da sempre a rischio di epidemie, considerando anche l’abbassamento delle difese immunitarie degli animali e l’alterazione estrema del loro habitat naturale. NESSUNA RIFORMA, SOLO LA CESSAZIONE DI QUESTO SCEMPIO.


Tratto da: nocensura.com

sabato 28 gennaio 2012

Green Hill bloccato...in Inghilterra

green-hill-inghilterra




Tempi sempre più duri per Green Hill. Il progetto di Marshall Farm - la multinazionale a cui appartengono i cani Beagle dell’allevamento lager di Montichiari - relativo all’apertura di un nuovo capannone nel Regno Unito, per la precisione nella città di Grimston, nel Norfolk, è infatti stato bocciato dalle più elevate autorità inglesi impegnate nel caso. Già lo scorso giugno, era stato espresso un primo divieto relativo alla volontà della multinazionale di dare vita a quattro nuovi stablimenti destinati all’allevamento di cani da laboratorio. 
Se, nonostante le numerose proteste organizzate e propugnate dagli animalisti in Italia, la Green Hill nostrana continua purtroppo imperterrita le proprie attività, quello che giunge oggi dall’Inghilterra è certamente un buon segnale, che è stato accolto positivamente dal Coordinamento Fermare Green Hill, con la speranza che presto venga dato lo stop definitivo alla fabbrica della morte di Montichiari, in provincia di Brescia.
La Marshall Farm non potrà dunque ampliare i propri stablimenti situati in territorio britannico, vedendo così minata alla base la propria volontà di estendere in maniera ancora maggiore la presenza dei propri allevamenti con strutture simili a quelle già purtroppo presenti in diverse parti del mondo.
Non erano dunque valsi a nulla i tentativi di rifarsi il look attuati dalle sedi britanniche della multinazionale alcuni mesi fa, quando per la prima volta aveva aperto alle telecamere dei giornalisti le porte dei propri stablimenti, che erano stranamente e sospettosamente apparsi simili ad un’isola felice per i cuccioli in essi allevati, tra coccole a profusione riservate agli animali e condizioni igieniche più che perfette, a cui evidentemente le autorità inglesi non hanno voluto dare credito.
I cani che avrebbero dovuto essere “ospitati” dal nuovo stablimento, sarebbero stati destinati a testare sulla propria pelle gli effetti di medicinali, prodotti farmaceutici ed altri ritrovati nati dalla sperimentazione medico-scientifica. Il no da parte delle autorità vieta che ciò possa avvenire nella sede che la Marshall aveva stabilito appositamente in vista dei propri futuri progetti, ma ciò non esclude che la multinazionale non riesca a trovare in altri Paesi autorità consenzienti al proseguimento di simili torture.
A lasciarci attoniti sono le parole espresse dal direttore di Marshall, secondo cui il nuovo divieto imposto sulla multinazionale è destinato a precludere il miglioramento delle condizioni di vita dei cani tuttora presenti nell’allevamento di Grimston. Gli animali, a sua detta, sarebbero infatti in tal modo costretti a proseguire la propria permanenza all’interno di capannoni ormai superati – forse proprio gli stessi che nei video precedenti erano apparsi lindi e splendenti, quasi simili a dei piccoli parchi-gioco per cuccioli?
Ricordiamo che precedentemente alla Marshall era stato vietato anche nel nostro Paese un allargamento dei propri stablimenti, ma che purtroppo alcuni cani della Green Hill di Montichiari erano stati inviati in inghilterra nel corso del 2011, probabilmente proprio a causa della mancanza di spazio sufficiente all’interno del capannone italiano. Sembra dunque che Marshall non si lasci intimidire in alcun modo dai provvedimenti provenienti dall’alto, trovando ogni volta un nuovo stratagemma per proseguire la propria terribile attività.
E’ proprio per questo motivo che gli attivisti non dimostrano di avere alcuna intenzione di arrendersi e continueranno a battersi affinché i diritti degli animali vengano finalmente riconosciuti, magari proprio a partire dalla chiusura definitiva della Green Hill italiana. Il prossimo presidio di protesta è già stato stabilito e si terrà sabato 4 febbraio, alle ore 15:00. a Brescia, in corso Zanardelli.
Marta Albè

Tratto da: www.greenme.com

venerdì 27 gennaio 2012

MARS,LA MULTINAZIONALE DEGLI SNACK RESPONSABILE DI ATROCI SPERIMENTAZIONI SUGLI ANIMALI.(VIDEO+ARTICOLO)

DICI MARS E PENSI A QUELLA DELIZIOSA BARRETTA DI CIOCCOLATO CHE CHISSA' QUANTE VOLTE AVRETE MANGIATO..OGGI NON SI VUOLE DISCUTERE DELLA BONTA' DELLO SNACK,TRA I PIU' APPREZZATI NEL MERCATO,MA DI COME QUESTO SUCCESSO SIA PAGATO A GRAN PREZZO DA DEI POVERI ANIMALI CHE SUBISCONO DEGLI AGGHIACCIANTI TEST CHE SI CONCLUDONO SPESSO CON LA MORTE DELL'INNOCENTE CAVIA..


La Mars Inc è una delle ditte alimentari piu famose al mondo ma come ogni grande multinazionale nasconde i propri lati oscuri, o per meglio dire amari.
Dopo aver addolcito molti dei nostri momenti, pero', si viene a scoprire che sapori e proprieta' nutritive sono tali perche testati su animali. Niente di ''strano'', si sanno queste cose vero??? E vabbè, battaglia persa, ma dopo aver visto il video che vi andiamo a proporre vorrei semplicemente che vi poneste una semplice domanda: Fareste fare al vostro cane, gatto o qualsivoglia animale domestico questi test??? Io stesso sono rimasto esterrefatto da questo video che segue, quindi non a tutti ne consiglio la visione



 LA STORIA DELLA NASCITA DI MARS INC.
La Mars Incorporated, o Mars, Inc. è una multinazionale americana del settore agroalimentare. Il quartier generale della Mars è situato in Virginia, precisamente a McLean.
Azienda nota principalmente per i prodotti dolciari, nel solo 2004 il colosso ha registrato vendite per 18 miliardi di dollari impiegando 39.000 persone.
Azienda con zero debiti per politica interna di autofinanziamento, tuttora (dopo quattro generazioni passate sotto il controllo diretto della famiglia Mars, una delle più ricche famiglie degli USA) la gestione dell'azienda è stata aquistata da membri esterni alla famiglia, anche se i Mars mantengono ancora la proprieta'.
La maggior parte delle attività svolte negli Stati Uniti fanno capo ad una divisione conosciuta come Masterfood, situata ad Hackettstown nel New Jersey mentre per l'Europa si delega la Masterfood Europa, con sede a Bruxelles in Belgio.
L'azienda in origine è stata fondata a Tacoma da Clarence Mars e la moglie, dedita alla vendita di caramelle. Ma nel 1923 Clarence introdusse sul mercato una barretta di cioccolato pratica da consumare, la Milky Way, che ebbe grande successo. Nel 2008 Mars acquista per 23 Miliardi di dollari la Wrigley Jr. Company, azienda leader per chewing gum con un fatturato di 5,4 miliardi di dollari.
Ad oggi il gruppo Mars inc. puo' vantare la proprieta' di moltissimi marchi dolciari, tra i piu noti M&M's, Kitekat, Twix, Bounty e Snickers oltre a cibo per animali con marchi del calibro di Chappy, Royal Canin e Sheba.
Da molti animalisti la multinazionale è considerata un marchio del terrore per la sua crudelta': la Mars infatti finanzia e usufruisce della vivisezione e a seguito dei test svolti gli animali vengono sistematicamente abbattuti.
Nel 2007 il colosso finanzia uno studio pubblicato sul Journal of Neuroscience, nel quale alcune cavie animali venivano alimentate con flavanoli del cacao e in seguito obbligate a nuotare in una miscela di acqua e vernice. Risultato??? Le cavie che riuscivano a sopravvivere venivano comunque soppresse a fine esperimento, strano premio per le piu' audaci.
Ma vi siete chiesti perche la Mars usufruisce di cavie animali anche se non appartenente al segmento farmaceutico??? Semplice, per paura di avere effetti collaterali sull'uomo.
Il dramma è che la ditta usa animali di piccola taglia perche piu facili da sterminare in massa ed usa un sistema di alimentazione forzata tramite applicazione di un tubo direttamente nella gola degli animaletti. Il procedimento prevede oltretutto che gli arti inferiori vengano mozzati e la cicatrizzazione delle arterie per impedire che si possano ribellare alle procedure previste. Una volta analizzato a fine test, l'animale viene semplicemente ucciso.
Vogliamo altresì mettere in evidenza un esperimento su un ingrediente chiamato PQQ e utilizzato nel cioccolato Mars, dove la cavia veniva rinchiusa in un box di plexiglass dalle dimensioni minori a quelle di una lattina e successivamente immerso per 5 ore all'interno di un liquido raffreddato. In questo lasso di tempo si monitorava la cavia fino a che non andava in dispnea, cioè finche non faticava a respirare.
Una volta estratto il box dal liquido, tramite l'applicazione di un catetere orale la cavia veniva somministrata forzatamente di PPQ, ripetendo il procedimento per 10 giorni prima di sezionare ed uccidere l'animale.
Altro lodevole test riguardava i conigli, forzati a nutrirsi di cacao e altri ingredienti da testare. Successivamente il cacao veniva iniettato direttamente nella vena giugolare per verificare l'effetto su tessuti muscolari e cuore.

Capita ogni giorno di sentire storie del genere, ma adesso fatevi una semplice domanda che riporta il tutto al principio dell'articolo: a voi piacerebbe che il vostro animale domestico, compagno di vita fedele, venisse trattato in questa maniera???

Tratto da:  http://www.free-italy.info

giovedì 26 gennaio 2012

SOS amico gatto, succo d'aloe per espellere il bolo di pelo



gatto_bolo.jpg Chi ha un gatto sa benissimo quanto i nostri amici felini amino leccarsi il pelo e quanto questa abitudine maniacale provochi loro non piccoli disturbi. A furia di leccarsi il pelo, nello stomaco dei nostri mici si forma una vera e propria palla, il cosidetto "bolo di pelo".
Il "bolo di pelo" provoca tosse, vomito e persino blocchi intestinali che possono provocare la morte.
Per facilitare l'espulsione dell'intruso, possiamo somministrare ai nostri micetti, per 3/4 giorni, del succo d'aloe nella misura di 2 cucchiai da assumere preferibilmente con il cibo per 3 volte al dì.
Il succo d'aloe avendo un effetto lassativo (efficace anche per noi!) favorisce l'espulsione dei peli attraverso le feci.

Tratto da:  http://rimedinaturali.blogosfere.it

martedì 24 gennaio 2012

Stop alla vivisezione su cani, gatti e scimmie. Arriva il sì all'emendamento della Commissione europea






Il 2012 sarà un anno decisivo per i cambiamenti legislativi che regolamentano l’uso degli animali in ambito sperimentale. Entro il 10 novembre l’Italia  dovrà infatti recepire la direttiva 2010/63/UE, che pone il divieto su tutto il territorio nazionale all’allevamento di cani, gatti e primati per poi condurre esperimenti scientifici e vivisezionarli. Green Hill, l’allevamento di cani beagle di Montichiari, in provincia di Brescia, avrà quindi vita breve.
Abbiamo corretto i grandi errori della direttiva europea 63/2010 –spiega Michela Brambilla, ex ministro del Turismo presidente del comitato ministeriale per la creazione di un’ “Italia Animal Friendly”- e abbiamo introdotto in maniera importante e definitiva il principio per cui l’utilizzo degli animali, in quanto esseri senzienti e portatori di diritti, deve essere abbandonato in favore dello sviluppo di metodi alternativi in vitro. Questo principio, solo in parte accolto dalla direttiva europea, diventa centrale nella nostra impostazione”.
Cuore dell'emendamento riguarda la chiusura di Green Hill: “si tratta di un comma che ho scritto e voluto con molta determinazione - spiega la Brambilla - in attesa che volga al termine l'inchiesta aperta presso il tribunale di Brescia, aperta in seguito all'esposto che come ministro ho presentato alla procura della repubblica e ai Nas lo scorso mese di ottobre per denunciare le condizioni di maltrattamento degli animali detenuti dentro la Green Hill, l' unica garanzia di risultato passa attraverso l'approvazione di una legge che vieti tale censurabile attività in Italia”.
La LAV esprime soddisfazione per il voto: “la chiusura di Green Hill, il divieto di alcune forme di sperimentazione sugli animali, l’incentivazione dei metodi alternativi, possono essere una realtà grazie al testo proposto dalla Commissione Affari Sociali di Montecitorio - dice l’associazione – si tratterebbe di concreti passi in avanti, con nostro obiettivo l’abolizione della vivisezione, per controbilanciare i nefasti effetti della direttiva approvata a Bruxelles un anno e mezzo fa e che l’Italia deve recepire, volente o nolente, entro il novembre prossimo”.
E nel frattempo, affinché non venga persa l’opportunità della sua approvazione, organizza, insieme ad Enpa, Oipa, Limav, Lega nazionale per la difesa del Cane e I-Care, un convegno proprio sull’emendamento votato, che si svolgerà mercoledì 1 febbraio presso la Sala delle Colonne della Camera dei Deputati (ore 9-13). “La sperimentazione animale –spiega la Lega Antivivesazione- è una pratica sempre più osteggiata sia dalla parte scientifica che dall’opinione pubblica. Mai come negli ultimi mesi le proteste contro l’utilizzo di animali nella ricerca hanno preso eco nei media e nella popolazione. L’Italia ha la possibilità di dare voce ai cittadini che rappresenta votando a favore di questo emendamento che darà modo di tutelare tutte le cavie nell’ottica di raggiungere il traguardo di una ricerca senza animali”.
L’Aidaa, però, non è affatto d’accordo e fa sapere in una nota che ricorrerà alla suprema corte contro questa legge se dovesse venire approvata in questi termini, “in quanto a nostro avviso contraria alle normative vigenti in Italia per la tutela degli animali a partire dalla legge 281/91 e quindi inapplicabile sul nostro territorio nazionale”. Si tratterebbe di un provvedimento “sulla vivisezione e non contro la vivisezione”. Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA, aggiunge: “e non ci vengano a dire che il nostro ricorso bloccherà la chiusura di Green Hill, quell’allevamento vergogna può essere chiuso con una leggina di un articolo della regione Lombardia e i cani possono essere sequestrati, cosa tra l’altro non prevista dal cosi detto emendamento Brambilla”. Ma la credibilità di Aidaa e del suo presidente, Lorenzo Croce, accusato sul web di cavalcare la notorietà e di essere attento più al sensazionalismo che al benessere reale degli animali, è, ultimamente, sempre più in bilico.
Intanto, sulla vicenda, la replica della Lav è lapidaria: “chi contrasta questo emendamento è chi vuole, di fatto, continuare a fare di tutto, su tutti gli animali, e continuare a tenere aperti allevamenti come quello di Green Hill in Lombardia. Per l’utilizzazione dei randagi, infine, l’Italia ha già in vigore il divieto del loro utilizzo, contenuto fin dal 1991 nella Legge 281 su cani e gatti”.
Roberta Ragni

Tratto da: www.greenme.com

lunedì 9 gennaio 2012

I cani: per alcuni sono animali da macello

Attenzione,le immagini che seguono sono molto forti e potrebbero ledere la vostra sensibilità
Si stima che, in Cina, più di 10 milioni di cani allanno vengono macellati, molti di loro deliberatamente in modo lento e crudele, poichè si crede che più soffrono nel morire e più prelibata è la loro carne, mentre per tutti loro cè la sofferenza di essere allevati stipati in gran numero prima di essere uccisi in una varietà di modi diversi che raramente assicurano una morte veloce ed umana.





tratto da: http://osasapere.it