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giovedì 16 febbraio 2012

Tatuaggio del marchio in cambio di sconti a vita


tatuaggio loghi


Ha suscitato polemiche la bizzarra iniziativa dell'azienda americana di abbigliamento Marc Ecko Enterprises che ha deciso di offrire uno sconto a vita del 20% sui propri prodotti a chi si fa tatuare uno dei loghi del gruppo.

Ecko Unltd è un marchio di abbigliamento molto popolare negli Stati Uniti.

Bisogna scegliere uno dei loghi del brand e farselo tatuare da un professionista. Importante è essere maggiorenni, il logo non deve essere alterato dal tatuatore e il tatuaggio deve essere indelebile. La parte del corpo da tatuare è a discrezione del cliente.

L'azienda spiega che più tatuaggi non danno diritto a sconti maggiori e l’offerta non è valida per i dipendenti. Una volta fatto il tatuaggio basta recarsi in uno dei punti vendita Ecko Unltd negli Stati Uniti e a Portorico ed esibire il tatuaggio per ottenere uno sconto del 20% su tutti i prodotti dell’azienda, per tutta la vita.



domenica 12 febbraio 2012

Ecco come funziona l'allevamento intensivo dei maiali


L’allevamento intensivo dei maiali prevede anche in Italia la collocazione delle scrofe gravide nella gabbia di gestazione. E’ uno dei sistemi più disumani, in quanto durante le ripetute gravidanze, l’unico movimento concesso loro da questo tipo di stabulazione è quello di alzarsi ed abbassarsi. Ogni gravidanza dura 4 mesi e nel corso di un anno se ne verificano due con la possibilità di partorire fino a 14 porcellini per volta. La pavimentazione è di cemento o di assi di legno e completamente priva di lettiera e paglia, materiali di cui la scrofa si serve per soddisfare l’istinto di costruire il giaciglio per il parto.

La gabbia da parto, dove la scrofa rimane confinata dalle 3 alle 4 settimane, limita grandemente la libertà di qualsiasi movimento, poiché la costringe a giacere su di un fianco e sbarre d’acciaio la dividono dai cuccioli.

A pochi giorni dalla nascita i porcellini maschi vengono castrati, senza anestesia, per evitare lo spiacevole sapore che la carne assumerebbe se l’animale venisse ucciso dopo la pubertà. Ciò non è comunque "giustificabile", in quanto i maiali vengono per lo più macellati prima della raggiunta maturità sessuale, tranne quelli la cui carne è destinata alla produzione dei prosciutti.
Altre mutilazioni non terapeutiche sono praticate da personale non specializzato ed in assenza di anestesia, sui piccoli ad uno o due giorni di vita.

Viene loro tagliata la coda, onde evitare che a causa dell’inevitabile stress e delle devianze comportamentali (conseguenti alla costrizione in ambiente angusto ed affollato, all’assenza di lettiera e materiale per grufolare, alla pavimentazione grigliata) i suini destinati all’ingrasso si mordano la coda a vicenda. Si prosegue con il taglio dei denti, per ovviare alla possibilità che si danneggino i capezzoli della scrofa.

Il tipo di alimentazione cui sono sottoposti i maiali, li rende carenti di vitamina B6, provocando paresi agli arti posteriori, dermatite seborroica, disturbi della locomozione.

Negli allevamenti intensivi, l’utilizzo di antibiotici ed estrogeni, di mangimi non adatti, privi di fibre ed altamente proteici impediscono all’animale di sentirsi sazio inducendolo alla sovralimentazione, gli organismi degli animali ne vengono fortemente alterati, portandone le conseguenze fin dopo la macellazione, dritte nel piatto del consumatore. (chi se ne frega del consumatore aggiungo io)

Non può lasciarci indifferenti quando comprendiamo che la vita necessita di rispetto e che rompendo l’equilibrio animale- terra, sviluppando la monocoltura intensiva anche negli allevamenti, l’uomo ha intrapreso un cammino assai pericoloso. Gli ambienti sovraffollati sono da sempre a rischio di epidemie, considerando anche l’abbassamento delle difese immunitarie degli animali e l’alterazione estrema del loro habitat naturale. NESSUNA RIFORMA, SOLO LA CESSAZIONE DI QUESTO SCEMPIO.


Tratto da: nocensura.com

venerdì 27 gennaio 2012

MARS,LA MULTINAZIONALE DEGLI SNACK RESPONSABILE DI ATROCI SPERIMENTAZIONI SUGLI ANIMALI.(VIDEO+ARTICOLO)

DICI MARS E PENSI A QUELLA DELIZIOSA BARRETTA DI CIOCCOLATO CHE CHISSA' QUANTE VOLTE AVRETE MANGIATO..OGGI NON SI VUOLE DISCUTERE DELLA BONTA' DELLO SNACK,TRA I PIU' APPREZZATI NEL MERCATO,MA DI COME QUESTO SUCCESSO SIA PAGATO A GRAN PREZZO DA DEI POVERI ANIMALI CHE SUBISCONO DEGLI AGGHIACCIANTI TEST CHE SI CONCLUDONO SPESSO CON LA MORTE DELL'INNOCENTE CAVIA..


La Mars Inc è una delle ditte alimentari piu famose al mondo ma come ogni grande multinazionale nasconde i propri lati oscuri, o per meglio dire amari.
Dopo aver addolcito molti dei nostri momenti, pero', si viene a scoprire che sapori e proprieta' nutritive sono tali perche testati su animali. Niente di ''strano'', si sanno queste cose vero??? E vabbè, battaglia persa, ma dopo aver visto il video che vi andiamo a proporre vorrei semplicemente che vi poneste una semplice domanda: Fareste fare al vostro cane, gatto o qualsivoglia animale domestico questi test??? Io stesso sono rimasto esterrefatto da questo video che segue, quindi non a tutti ne consiglio la visione



 LA STORIA DELLA NASCITA DI MARS INC.
La Mars Incorporated, o Mars, Inc. è una multinazionale americana del settore agroalimentare. Il quartier generale della Mars è situato in Virginia, precisamente a McLean.
Azienda nota principalmente per i prodotti dolciari, nel solo 2004 il colosso ha registrato vendite per 18 miliardi di dollari impiegando 39.000 persone.
Azienda con zero debiti per politica interna di autofinanziamento, tuttora (dopo quattro generazioni passate sotto il controllo diretto della famiglia Mars, una delle più ricche famiglie degli USA) la gestione dell'azienda è stata aquistata da membri esterni alla famiglia, anche se i Mars mantengono ancora la proprieta'.
La maggior parte delle attività svolte negli Stati Uniti fanno capo ad una divisione conosciuta come Masterfood, situata ad Hackettstown nel New Jersey mentre per l'Europa si delega la Masterfood Europa, con sede a Bruxelles in Belgio.
L'azienda in origine è stata fondata a Tacoma da Clarence Mars e la moglie, dedita alla vendita di caramelle. Ma nel 1923 Clarence introdusse sul mercato una barretta di cioccolato pratica da consumare, la Milky Way, che ebbe grande successo. Nel 2008 Mars acquista per 23 Miliardi di dollari la Wrigley Jr. Company, azienda leader per chewing gum con un fatturato di 5,4 miliardi di dollari.
Ad oggi il gruppo Mars inc. puo' vantare la proprieta' di moltissimi marchi dolciari, tra i piu noti M&M's, Kitekat, Twix, Bounty e Snickers oltre a cibo per animali con marchi del calibro di Chappy, Royal Canin e Sheba.
Da molti animalisti la multinazionale è considerata un marchio del terrore per la sua crudelta': la Mars infatti finanzia e usufruisce della vivisezione e a seguito dei test svolti gli animali vengono sistematicamente abbattuti.
Nel 2007 il colosso finanzia uno studio pubblicato sul Journal of Neuroscience, nel quale alcune cavie animali venivano alimentate con flavanoli del cacao e in seguito obbligate a nuotare in una miscela di acqua e vernice. Risultato??? Le cavie che riuscivano a sopravvivere venivano comunque soppresse a fine esperimento, strano premio per le piu' audaci.
Ma vi siete chiesti perche la Mars usufruisce di cavie animali anche se non appartenente al segmento farmaceutico??? Semplice, per paura di avere effetti collaterali sull'uomo.
Il dramma è che la ditta usa animali di piccola taglia perche piu facili da sterminare in massa ed usa un sistema di alimentazione forzata tramite applicazione di un tubo direttamente nella gola degli animaletti. Il procedimento prevede oltretutto che gli arti inferiori vengano mozzati e la cicatrizzazione delle arterie per impedire che si possano ribellare alle procedure previste. Una volta analizzato a fine test, l'animale viene semplicemente ucciso.
Vogliamo altresì mettere in evidenza un esperimento su un ingrediente chiamato PQQ e utilizzato nel cioccolato Mars, dove la cavia veniva rinchiusa in un box di plexiglass dalle dimensioni minori a quelle di una lattina e successivamente immerso per 5 ore all'interno di un liquido raffreddato. In questo lasso di tempo si monitorava la cavia fino a che non andava in dispnea, cioè finche non faticava a respirare.
Una volta estratto il box dal liquido, tramite l'applicazione di un catetere orale la cavia veniva somministrata forzatamente di PPQ, ripetendo il procedimento per 10 giorni prima di sezionare ed uccidere l'animale.
Altro lodevole test riguardava i conigli, forzati a nutrirsi di cacao e altri ingredienti da testare. Successivamente il cacao veniva iniettato direttamente nella vena giugolare per verificare l'effetto su tessuti muscolari e cuore.

Capita ogni giorno di sentire storie del genere, ma adesso fatevi una semplice domanda che riporta il tutto al principio dell'articolo: a voi piacerebbe che il vostro animale domestico, compagno di vita fedele, venisse trattato in questa maniera???

Tratto da:  http://www.free-italy.info

venerdì 20 gennaio 2012

India, il video del safari umano: scattano i primi arresti

Quello che vedete in alto è un ignobile trofeo turistico: questo video sta mettendo in imbarazzo diplomatico l’India con il resto del mondo poiché dimostra che nel traffico illegale di safari umano alle Isole Andamane è coinvolta la polizia locale. Le donne e i bambini della tribù Jarawa sotto protezione (PAT - Protection of Aboriginal Tribes) sono incitati a ballare e a muoversi e sono trattati senza dignità alcuna in cambio di un po’ di cibo. Il video, sostiene il governo indiano, è stato girato clandestinamente alle Andamane, in Bengala nel settembre-ottobre 2008 da qualcuno che per ora è sconosciuto ma che assicurano sarà presto nelle mani della giustizia, considerato che ci sono già buoni indizi per rintracciarlo. In manette anche 15 turisti, ma dopo che si era diffusa la notizia del safari umano.
Dopo le pressioni internazionali è arrivata la richiesta del ministro indiano degli Interni Palaniappan Chidambaram di fermo per tutte le persone coinvolte incluso l’autore del video. Le manette intanto sono scattate, come informa il quotidiano One India per il tassista e per il proprietario di un negozio di souvenir, reo di aver organizzato con l’autista le visite guidate in spregio a tutte le norme che impedivano ogni contatto con i rappresentanti della tribù dei Jarawa in zona interdetta.
Il video è stato pubblicato una decina di giorni fa dopo che Gethin Chamberlain, giornalista de The Observer ha registrato circa un mese fa di nascosto un audio con la conversazione con un operatore locale che assicura la possibilità di vedere i Jarawa per 25-30mila rupie (380-450 euro) di cui 10-15mila rupie (150-230 euro) servono a corrompere alla polizia locale (qui con la trascrizione in italiano). L’audio ha sollevato il vergognoso e illecito traffico d’affari e contemporaneamente è sbucato il video in alto. Secondo le dichiarazioni delle autorità quelle immagini sono state registrate nel 2008, molto prima che fosse adottata una politica più restrittiva in merito. Ma le parole registrate sa Chamberlain hanno dimostrato il contrario. Il safari umano avveniva sotto la direzione di alcuni poliziotti che al contrario avrebbero dovuto impedire ogni contaminazione dei Jarawa con i turisti. Secondo quanto ricostruito dal tabloid inglese ogni giorno, invece, centinaia di turisti, scortati proprio dalla polizia locale percorrono indisturbati la Andaman Trunk Road alla ricerca proprio dei Jarawa tribù composta da 403 persone, assolutamente indifese, sia dal punto di vista emotivo, culturale e sanitario nel confronto con i turisti.

Scrive L‘Observer:
La maggior parte non regge le malattie portate dall’esterno. L’Observer li ha visitati e li abbiamo fotografati. I turisti gli gettavano sul ciglio della strada banane e biscotti come avrebbero fatto con gli animali di in un parco safari. Al negozio Vyas Brothers a Port Blair, capitale delle Andamane, sono in vendita alcuni manufatti dei Jarawa. Rajesh Vyas il titolare è felice dietro il bancone: organizza un giorno con i Jarawa a 15mila rupie (185 sterline inglesi) più altri 10-15mila rupie per corrompere la polizia locale. Nel prezzo però è incluso il taxi, l’autista dolci e biscotti. Si garantisce il contatto, promette.
Come testimoniavamo anche noi qui la barbara usanza del safari umano con i Jarawa era pratica ben nota e più volte denunciata sin dal 2010 da Survival International che dichiara:
Commentando le polemiche, uno dei maggiori esperti delle tribù delle Isole Andamane, il professor Anvita Abbi dell’Università di Jawaharlal Nehru ha dichiarato: “Le autorità sono perfettamente al corrente di quanto succede: come possono dichiarare di esserne state all’oscuro?”. “Queste registrazioni forniscono la prova concreta che i ‘safari umani’ continuano” ha dichiarato il Direttore Generale di Survival International Stephen Corry. “E avvengono solo perché la Andaman Trunk Road resta aperta e attraversa la riserva della tribù. Sono passati dieci anni da quando la Corte Suprema Indiana ha ordinato la sua chiusura, ed è scioccante costatare che l’amministrazione delle Andamane continui a ignorare la sentenza, lasciando aperta la strada. Il governo deve chiudere la Andaman Trunk Road oggi stesso, e porre per sempre fine ai safari umani.”
Via | Consoglobe, The Guardian, The Observer, OneIndia, Survival