Ha suscitato polemiche la bizzarra iniziativa dell'azienda americana di abbigliamento Marc Ecko Enterprises che ha deciso di offrire uno sconto a vita del 20% sui propri prodotti a chi si fa tatuare uno dei loghi del gruppo.
Ecko Unltd è un marchio di abbigliamento molto popolare negli Stati Uniti.
Bisogna
scegliere uno dei loghi del brand e farselo tatuare da un
professionista. Importante è essere maggiorenni, il logo non deve essere
alterato dal tatuatore e il tatuaggio deve essere indelebile. La parte del corpo da tatuare è a discrezione del cliente.
L'azienda spiega che più tatuaggi non danno diritto a sconti
maggiori e l’offerta non è valida per i dipendenti. Una volta fatto il
tatuaggio basta recarsi in uno dei punti vendita Ecko Unltd negli Stati
Uniti e a Portorico ed esibire il tatuaggio per ottenere uno sconto del
20% su tutti i prodotti dell’azienda, per tutta la vita.
L’allevamento
intensivo dei maiali prevede anche in Italia la collocazione delle
scrofe gravide nella gabbia di gestazione. E’ uno dei sistemi più
disumani, in quanto durante le ripetute gravidanze, l’unico movimento
concesso loro da questo tipo di stabulazione è quello di alzarsi ed
abbassarsi. Ogni gravidanza dura 4 mesi e nel corso di un anno se ne
verificano due con la possibilità di partorire fino a 14 porcellini per
volta. La pavimentazione è di cemento o di assi di legno e completamente
priva di lettiera e paglia, materiali di cui la scrofa si serve per
soddisfare l’istinto di costruire il giaciglio per il parto.
La gabbia da parto, dove la scrofa rimane confinata dalle 3 alle 4
settimane, limita grandemente la libertà di qualsiasi movimento, poiché
la costringe a giacere su di un fianco e sbarre d’acciaio la dividono
dai cuccioli.
A pochi giorni dalla nascita i porcellini maschi vengono castrati, senza
anestesia, per evitare lo spiacevole sapore che la carne assumerebbe se
l’animale venisse ucciso dopo la pubertà. Ciò non è comunque
"giustificabile", in quanto i maiali vengono per lo più macellati prima
della raggiunta maturità sessuale, tranne quelli la cui carne è
destinata alla produzione dei prosciutti.
Altre mutilazioni non terapeutiche sono praticate da personale non
specializzato ed in assenza di anestesia, sui piccoli ad uno o due
giorni di vita.
Viene loro tagliata la coda, onde evitare che a causa dell’inevitabile
stress e delle devianze comportamentali (conseguenti alla costrizione in
ambiente angusto ed affollato, all’assenza di lettiera e materiale per
grufolare, alla pavimentazione grigliata) i suini destinati all’ingrasso
si mordano la coda a vicenda. Si prosegue con il taglio dei denti, per
ovviare alla possibilità che si danneggino i capezzoli della scrofa.
Il tipo di alimentazione cui sono sottoposti i maiali, li rende carenti
di vitamina B6, provocando paresi agli arti posteriori, dermatite
seborroica, disturbi della locomozione.
Negli allevamenti intensivi, l’utilizzo di antibiotici ed estrogeni, di
mangimi non adatti, privi di fibre ed altamente proteici impediscono
all’animale di sentirsi sazio inducendolo alla sovralimentazione, gli
organismi degli animali ne vengono fortemente alterati, portandone le
conseguenze fin dopo la macellazione, dritte nel piatto del consumatore.
(chi se ne frega del consumatore aggiungo io)
Non può lasciarci indifferenti quando comprendiamo che la vita necessita
di rispetto e che rompendo l’equilibrio animale- terra, sviluppando la
monocoltura intensiva anche negli allevamenti, l’uomo ha intrapreso un
cammino assai pericoloso. Gli ambienti sovraffollati sono da sempre a
rischio di epidemie, considerando anche l’abbassamento delle difese
immunitarie degli animali e l’alterazione estrema del loro habitat
naturale. NESSUNA RIFORMA, SOLO LA CESSAZIONE DI QUESTO SCEMPIO.
DICI MARS E PENSI A QUELLA DELIZIOSA
BARRETTA DI CIOCCOLATO CHE CHISSA' QUANTE VOLTE AVRETE MANGIATO..OGGI
NON SI VUOLE DISCUTERE DELLA BONTA' DELLO SNACK,TRA I PIU' APPREZZATI
NEL MERCATO,MA DI COME QUESTO SUCCESSO SIA PAGATO A GRAN PREZZO DA DEI
POVERI ANIMALI CHE SUBISCONO DEGLI AGGHIACCIANTI TEST CHE SI CONCLUDONO
SPESSO CON LA MORTE DELL'INNOCENTE CAVIA..
La Mars Inc è una delle ditte alimentari piu famose al mondo ma come
ogni grande multinazionale nasconde i propri lati oscuri, o per meglio
dire amari.
Dopo aver addolcito molti dei nostri momenti, pero', si viene a scoprire
che sapori e proprieta' nutritive sono tali perche testati su animali.
Niente di ''strano'', si sanno queste cose vero??? E vabbè, battaglia
persa, ma dopo aver visto il video che vi andiamo a proporre vorrei
semplicemente che vi poneste una semplice domanda: Fareste fare al
vostro cane, gatto o qualsivoglia animale domestico questi test??? Io
stesso sono rimasto esterrefatto da questo video che segue, quindi non a
tutti ne consiglio la visione
LA STORIA DELLA NASCITA DI MARS INC.
La Mars Incorporated, o Mars, Inc. è una multinazionale americana del
settore agroalimentare. Il quartier generale della Mars è situato in
Virginia, precisamente a McLean.
Azienda nota principalmente per i prodotti dolciari, nel solo 2004 il
colosso ha registrato vendite per 18 miliardi di dollari impiegando
39.000 persone.
Azienda con zero debiti per politica interna di autofinanziamento,
tuttora (dopo quattro generazioni passate sotto il controllo diretto
della famiglia Mars, una delle più ricche famiglie degli USA) la
gestione dell'azienda è stata aquistata da membri esterni alla famiglia,
anche se i Mars mantengono ancora la proprieta'.
La maggior parte delle attività svolte negli Stati Uniti fanno capo ad
una divisione conosciuta come Masterfood, situata ad Hackettstown nel
New Jersey mentre per l'Europa si delega la Masterfood Europa, con sede a
Bruxelles in Belgio.
L'azienda in origine è stata fondata a Tacoma da Clarence Mars e la
moglie, dedita alla vendita di caramelle. Ma nel 1923 Clarence
introdusse sul mercato una barretta di cioccolato pratica da consumare,
la Milky Way, che ebbe grande successo. Nel 2008 Mars acquista per 23
Miliardi di dollari la Wrigley Jr. Company, azienda leader per chewing
gum con un fatturato di 5,4 miliardi di dollari.
Ad oggi il gruppo Mars inc. puo' vantare la proprieta' di moltissimi
marchi dolciari, tra i piu noti M&M's, Kitekat, Twix, Bounty e
Snickers oltre a cibo per animali con marchi del calibro di Chappy,
Royal Canin e Sheba.
Da molti animalisti la multinazionale è considerata un marchio del
terrore per la sua crudelta': la Mars infatti finanzia e usufruisce
della vivisezione e a seguito dei test svolti gli animali vengono
sistematicamente abbattuti.
Nel 2007 il colosso finanzia uno studio pubblicato sul Journal of
Neuroscience, nel quale alcune cavie animali venivano alimentate con
flavanoli del cacao e in seguito obbligate a nuotare in una miscela di
acqua e vernice. Risultato??? Le cavie che riuscivano a sopravvivere
venivano comunque soppresse a fine esperimento, strano premio per le
piu' audaci.
Ma vi siete chiesti perche la Mars usufruisce di cavie animali anche se
non appartenente al segmento farmaceutico??? Semplice, per paura di
avere effetti collaterali sull'uomo.
Il dramma è che la ditta usa animali di piccola taglia perche piu facili
da sterminare in massa ed usa un sistema di alimentazione forzata
tramite applicazione di un tubo direttamente nella gola degli
animaletti. Il procedimento prevede oltretutto che gli arti inferiori
vengano mozzati e la cicatrizzazione delle arterie per impedire che si
possano ribellare alle procedure previste. Una volta analizzato a fine
test, l'animale viene semplicemente ucciso.
Vogliamo altresì mettere in evidenza un esperimento su un ingrediente
chiamato PQQ e utilizzato nel cioccolato Mars, dove la cavia veniva
rinchiusa in un box di plexiglass dalle dimensioni minori a quelle di
una lattina e successivamente immerso per 5 ore all'interno di un
liquido raffreddato. In questo lasso di tempo si monitorava la cavia
fino a che non andava in dispnea, cioè finche non faticava a respirare.
Una volta estratto il box dal liquido, tramite l'applicazione di un
catetere orale la cavia veniva somministrata forzatamente di PPQ,
ripetendo il procedimento per 10 giorni prima di sezionare ed uccidere
l'animale.
Altro lodevole test riguardava i conigli, forzati a nutrirsi di cacao e
altri ingredienti da testare. Successivamente il cacao veniva iniettato
direttamente nella vena giugolare per verificare l'effetto su tessuti
muscolari e cuore.
Capita ogni giorno di sentire storie del genere, ma adesso fatevi una
semplice domanda che riporta il tutto al principio dell'articolo: a voi
piacerebbe che il vostro animale domestico, compagno di vita fedele,
venisse trattato in questa maniera???
Quello che vedete in alto è un ignobile trofeo turistico: questo
video sta mettendo in imbarazzo diplomatico l’India con il resto del
mondo poiché dimostra che nel traffico illegale di safari umano alle
Isole Andamane è coinvolta la polizia locale. Le donne e i bambini della
tribù Jarawa sotto protezione (PAT - Protection of
Aboriginal Tribes) sono incitati a ballare e a muoversi e sono trattati
senza dignità alcuna in cambio di un po’ di cibo. Il video, sostiene il
governo indiano, è stato girato clandestinamente alle Andamane, in
Bengala nel settembre-ottobre 2008 da qualcuno che per ora è sconosciuto
ma che assicurano sarà presto nelle mani della giustizia, considerato
che ci sono già buoni indizi per rintracciarlo. In manette anche 15 turisti, ma dopo che si era diffusa la notizia del safari umano.
Dopo le pressioni internazionali è arrivata la richiesta del ministro indiano degli Interni Palaniappan Chidambaram
di fermo per tutte le persone coinvolte incluso l’autore del video. Le
manette intanto sono scattate, come informa il quotidiano One India
per il tassista e per il proprietario di un negozio di souvenir, reo di
aver organizzato con l’autista le visite guidate in spregio a tutte le
norme che impedivano ogni contatto con i rappresentanti della tribù dei
Jarawa in zona interdetta.
Il video è stato pubblicato una decina di giorni fa dopo che Gethin Chamberlain, giornalista de The Observer
ha registrato circa un mese fa di nascosto un audio con la
conversazione con un operatore locale che assicura la possibilità di
vedere i Jarawa per 25-30mila rupie (380-450 euro) di cui 10-15mila
rupie (150-230 euro) servono a corrompere alla polizia locale (qui
con la trascrizione in italiano). L’audio ha sollevato il vergognoso e
illecito traffico d’affari e contemporaneamente è sbucato il video in
alto. Secondo le dichiarazioni delle autorità quelle immagini sono state
registrate nel 2008, molto prima che fosse adottata una politica più
restrittiva in merito. Ma le parole registrate sa Chamberlain hanno
dimostrato il contrario. Il safari umano avveniva sotto la direzione
di alcuni poliziotti che al contrario avrebbero dovuto impedire ogni
contaminazione dei Jarawa con i turisti. Secondo quanto ricostruito dal
tabloid inglese ogni giorno, invece, centinaia di turisti, scortati
proprio dalla polizia locale percorrono indisturbati la Andaman Trunk
Road alla ricerca proprio dei Jarawa tribù composta da 403 persone,
assolutamente indifese, sia dal punto di vista emotivo, culturale e
sanitario nel confronto con i turisti.
La maggior parte non regge le malattie portate
dall’esterno. L’Observer li ha visitati e li abbiamo fotografati. I
turisti gli gettavano sul ciglio della strada banane e biscotti come
avrebbero fatto con gli animali di in un parco safari. Al negozio Vyas
Brothers a Port Blair, capitale delle Andamane, sono in vendita alcuni
manufatti dei Jarawa. Rajesh Vyas il titolare è felice dietro il
bancone: organizza un giorno con i Jarawa a 15mila rupie (185 sterline
inglesi) più altri 10-15mila rupie per corrompere la polizia locale. Nel
prezzo però è incluso il taxi, l’autista dolci e biscotti. Si
garantisce il contatto, promette.
Commentando le polemiche, uno dei maggiori esperti delle
tribù delle Isole Andamane, il professor Anvita Abbi dell’Università di
Jawaharlal Nehru ha dichiarato: “Le autorità sono perfettamente al
corrente di quanto succede: come possono dichiarare di esserne state
all’oscuro?”. “Queste registrazioni forniscono la prova concreta che i
‘safari umani’ continuano” ha dichiarato il Direttore Generale di
Survival International Stephen Corry. “E avvengono solo perché la
Andaman Trunk Road resta aperta e attraversa la riserva della tribù.
Sono passati dieci anni da quando la Corte Suprema Indiana ha ordinato
la sua chiusura, ed è scioccante costatare che l’amministrazione delle
Andamane continui a ignorare la sentenza, lasciando aperta la strada. Il
governo deve chiudere la Andaman Trunk Road oggi stesso, e porre per
sempre fine ai safari umani.”