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lunedì 15 ottobre 2012

Cellulari e smartphone, la classifica dei modelli più tossici









Quante sostanze tossiche contengono i telefoni cellulari e gli smartphone presenti sul mercato? Ifixit e HealthyStuff hanno analizzato il livello di tossicità chimica dei componenti di 36 modelli di smarthphone e cellulari. Dall'analisi  è emerso che gli apparecchi più moderni contengono una quantità di sostanze nocive di gran lunga inferiore rispetto ai modelli del passato.

I dati definitivi mostrati in tabella rivelano un certo trend di miglioramento nel corso degli anni, con le varie aziende che si sono impegnate a rendere i propri terminali moderni sempre meno tossici, più ecologici e meno dannosi per la salute delle persone.

I ricercatori hanno effettuato un'analisi spettrometrica fluorescente ai raggi X su 36 dispositivi, assegnando ad ognuno di essi un livello di tossicità su una scala da 0 a 5, dove lo 0 indica l'assenza di tossicità, mentre il 5 indica un tasso molto elevato di tossicità chimica. L'analisi si è basata sulla ricerca della presenza di sostanze tossiche quali il bromo, il mercurio e il piombo nelle componenti principali dei dispositivi come case, display, circuiti e batterie.

L'apparecchio meno tossico, tra quelli analizzati, è risultato essere il Motorola Citrus con un punteggio di 2.56.
L'iPhone 4S e l'iPhone 5 di Apple sono risultati due degli smartphone meno tossici e più ecologici attualmente presenti sul mercato.

Le sostanze tossiche contenute in questi dispositivi possono costituire un grave problema in caso di mancato o scorrettosmaltimento. Spesso i rifiuti elettronici vanno a finire infatti in depositi inadeguati, nei Paesi in via di sviluppo come Cina, Filippine o Vietnam. Come ha affermato Jeff Gearhart, il fondatore di HealthyStuff.org, i cellulari “sono tossici e pieni di prodotti chimici pericolosi, ma la situazione complessiva sta migliorando. Anche i migliori modelli sono ancora pieni di sostanze chimiche che possono produrre malformazioni congenite, problemi di apprendimento e altri seri rischi per la salute. Sostanze che sono state trovate in livelli da 10 a 100 volte superiori al consentito nei siti di riciclaggio cinesi”.


Tratto da: informasalus.it

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